Il pistacchio: una coltura redditizia affermata nel nostro Paese

pistacchi in guscio

pistacchi

di Antonino Crapanzano

State pensando o avete già deciso di intraprendere una coltivazione di pistacchio?

Il pistacchioPistacia vera (Linnaeus, 1753), appartiene alla famiglia delle Anacardiaceae, al genere Pistacia.

In questo articolo conosceremo le caratteristiche fondamentali di questa coltura da reddito, qual è l’ambiente ideale per la sua coltivazione, il periodo di coltivazione migliore per il pistacchio. Parleremo anche dei costi da sostenere e dei ricavi che possiamo ottenere da un investimento iniziale di coltivazione del pistacchio.

Prima di approfondire gli argomenti legati alla coltivazione di questo albero da frutto, è importante comprenderne le sue origini.

Questa pianta trova le sue origini più antiche in Medio Oriente. Passando dalla Siria fino alla Grecia, dove veniva coltivata dagli Arabi, fu introdotta in Italia dai Romani tra il 20 e il 30 d. C. In Sicilia, dove è rinomato il pistacchio di Bronte DOP, la coltivazione della pianta si fa risalire alla dominazione araba.

Nel nostro paese la coltivazione del pistacchio è molto diffusa, ma le coltivazioni principali, dovute a una affinità di caratteristiche e clima le troviamo in particolare in Sicilia e nelle regioni meridionali.

L’albero, con foglie coriacee e caduche, è molto resinoso e dalla chioma folta e ampia. Può raggiunge altezze fino a 5-6 metri ma si possono trovare anche alcuni esemplari che superano 8 metri di altezza. E’ molto longevo, può raggiungere circa 300 anni di età, ma il suo accrescimento è piuttosto lento.

Questo albero da frutto ha radici profonde, un fusto corto e i rami sono molto contorti. La corteccia della pianta è molto dura e resistente, di color giallo-rossastra che diventerà di colore grigio quando la pianta diventa adulta.

fiori unisessuali, apetali e raccolti in cime. E’ una specie dioica, infatti distinguiamo alberi con fiori maschili e alberi con fiori femminili che produrranno i frutti. L’albero maschile, chiamato anche frastucazzu cornabecco, è in grado di produrre una quantità di polline tale da fecondare fino a 8-10 piante femminili.

Il frutto di questa pianta, monosperma, è una drupa dotata di una buccia coriacea, la porzione che racchiude il seme, di forma ovale con un guscio sottile e duro color perla. Al suo interno troviamo il seme comunemente conosciuto come pistacchio, quello che mangiamo, di colore verde e il pericarpo color rosso violaceo.

I frutti sono riuniti in grappoli in numero elevato. La fioritura del pistacchio si ha nel mese di aprile. La raccolta del frutto viene effettuata durante i mesi di settembre e ottobre.

Indice

Dove coltivare il pistacchio

Il pistacchio trova il suo habitat ideale nelle regioni meridionali dell’Italia.

In questi ambienti è molto importante realizzare gli impianti di coltivazione a quote tali da non superare gli 800 metri di altitudine.

Pistacia vera può essere coltivato su diversi tipi di terreno, essendo una pianta molto rustica, infatti riesce ad adattarsi facilmente. Di fatto, questa coltura non ha problemi a riprodursi nei suoli calcarei o vulcanici, come quelli che troviamo in Sicilia, tipici della provincia etnea.

La coltivazione di questo albero da frutto, in Sicilia, avviene prevalentemente su quasi 3000 ettari di terreno lavico, con un limitato strato arabile frammisto a siti rocciosi che hanno uno scarso valore agronomico, con pendenze scoscese ed accidentate e non facilmente accessibili.

Preferisce un terreno ben drenato, con pH compreso tra 6 e 8, profondo cosicché potrà espandere facilmente le sue radici.

Durante i mesi primaverili, nei quali possono verificarsi gelate tardive, bisogna prestare molta attenzione poiché questi eventi potrebbero far soffrire la pianta e danneggiarla. In generale, però, durante la stagione invernale queste piante sopportano bene le fredde temperature dei territori meridionali.

Periodo di coltivazione pistacchio

La messa a dimora del pistacchio può avvenire durante tutto l’anno, ma l’epoca ideale va dalla fine del mese di ottobre alla fine di marzo.

Una coltivazione di pistacchio necessita minimo di una pianta maschio ogni 8-10 piante femmine, con un sesto di impianto di 6 x 6 metri; per ogni ettaro si possono, quindi, piantare 280 alberi la cui impollinazione sarà anemofila, operata attraverso il vento.

I primi frutti si avranno dopo i primi 5 anni e la piena produzione si raggiunge soltanto dopo 10 anni.

albero di pistacchio

Per quanto riguarda l’irrigazione, gli alberi di pistacchio crescono e vegetano bene anche nei terreni siccitosi, in condizioni di scarsità idrica. Nonostante ciò, la produzione trae beneficio dall’irrigazione, soprattutto nei momenti critici; quindi, possiamo parlare di irrigazione di soccorso più che di un sistema di irrigazione continuo.

Nei primi 5-8 anni, sugli alberi si praticano delle potature di formazione per dare alla pianta la forma desiderata e più consona ad un buon sviluppo. Le potature di produzione si effettueranno nella stagione invernale, durante gli anni produttivi della pianta, con lo scopo di favorirne la circolazione d’aria e l’ingresso della luce.

Per quanto riguarda la concimazione, durante la realizzazione dell’impianto, alla messa a dimora di nuovi alberi da frutto, viene effettuata utilizzando letame maturo e risulta essere di fondamentale importanza per lo sviluppo delle piante.

Per gli anni successivi sarà sufficiente una concimazione più leggera, che potrà essere eseguita utilizzando del compost o humus di lombrico.

Infine, dobbiamo dire che la raccolta dei frutti del pistacchio avviene subito dopo l’estate, nel mese di settembre. Questa potrà essere eseguita raccogliendo i frutti uno per uno oppure aiutandosi con apposite reti e teli. Dopo essere stati raccolti, i frutti dovranno essere lasciati esposti al sole per permetterne l’asciugatura.

Se vi state chiedendo, in media, quanto può essere produttiva una coltivazione di pistacchio ve lo sveliamo subito. La fruttificazione comincerà dal quarto o quinto anno con una bassa quantità di frutti e aumenterà gradualmente dal sesto o settimo anno, per arrivare alla massima produttività con 2,5/3 tonnellate per ettaro dall’ottavo/decimo anno.

Costi pistacchio

Il costo medio di una pianta innestata di pistacchio può variare da 25 a 35 euro, ma il suo prezzo può variare in base al tipo di innesto, ai quantitativi, alle misure della pianta e all’epoca di innesto.

Poiché in un ettaro di terreno potremo mettere a dimora fino a 280 piante, con sesto d’impianto 6 x 6 metri, ecco che possiamo fare una stima del costo.

Ricavi pistacchio

Una piantagione di pistacchio deve essere di almeno mezzo ettaro, una estensione tale da consentire realizzazione di un piccolo reddito. Per diventare un vero e proprio coltivatore di pistacchio e dedicarsi a questa, come fonte di reddito principale, si consiglia di coltivare almeno 5 ettari in modo da realizzare un buon ricavo.

Con un impianto di circa 3000 piante, ciascuna in grado di produrre da 10 a 25 kg di frutti, vendendo il pistacchio ad un prezzo medio di 12,50 euro al chilo, si potranno raggiungere ricavi annui fino a 90-100 mila euro.

pistacchio

Il pistacchio è molto prezioso, un vero e proprio oro verde. Sul mercato, ancora oggi questi frutti vengono venduti ad un prezzo 4-5 volte maggiore rispetto a quello delle nocciole e delle mandorle.

Curiosità sul pistacchio

In Sicilia vi è storicamente una coltivazione di nicchia molto rinomata; famosi sono, infatti, i pistacchi di Bronte e Adrano, in provincia di Catania, tutelati dal marchio DOP Pistacchio Verde di Bronte.

È importante sottolineare l’importanza di questo seme, il pistacchio, poiché al suo interno sono contenute tutte le ricche sostanze che gli conferiscono le proprietà benefiche per l’essere umano.

Per comprendere le caratteristiche del pistacchio si parte subito dalla sua composizione. Questo frutto è composto per il 45% circa da grassi, soprattutto monoinsaturi e polinsaturi, che presentano effetti benefici per la salute umana. I più importanti sono l’acido oleico e l’acido linoleico.

La restante percentuale è costituita dal 20% di proteine e dal 27% di carboidrati. Inoltre, i frutti del pistacchio sono una ricca fonte di fibre, utili per il nostro organismo.

Tra le principali caratteristiche del pistacchio, possiamo ricordare la sua funzione antinfiammatoria, infatti riduce lo stress ossidativo. Un consumo regolare ne favorisce la diminuzione di colesterolo nel nostro organismo, per questo motivo è consigliabile mangiare circa 30 gr di pistacchi al giorno.

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Il pistacchio: una coltura redditizia affermata nel nostro Paese ultima modifica: 2019-12-29T12:22:20+00:00 da Antonino Crapanzano

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