E’ uno degli alberi da frutto più diffusi, e prendersene cura non è poi così difficile: una buona potatura dell’albicocco è alla base per avere sempre piante di albicocco rigogliose e fertili.
Indice
Albicocco: nozioni sulla pianta
L’albicocco (Prunus armeniaca L., = Armeniaca vulgaris Lam.) è una pianta da frutto coltivata in Italia specialmente al Sud.
La pianta di albicocco ha origine in Cina, nell’Asia centrale e nella zona dell’Iran, ma è ormai diffuso in tutto il mondo.
Sono tutte zone in cui la temperatura tende ad essere alta: l’albero di albicocco, infatti, predilige il caldo, sopportando bene anche la siccità. E’ invece sconsigliato piantarli in zone umide o fredde; in questo caso, è comunque meglio cercare la migliore esposizione solare per queste piante tipicamente estive.
I frutti, le buonissime albicocche dal sapore dolce e dalla buccia arancione-gialla, vengono raccolte da fine giugno ad agosto. Le albicocche iniziano ad essere prodotte dall’albero dopo 2-3 anni dalla messa a dimora.
Come coltivare l’albicocco
Prima di vedere nel dettaglio le migliori tecniche per una giusta potatura dell’albicocco, diamo un’occhiata veloce al tipo di terreno, di concime e di irrigazione che l’albicocco richiede per crescere bene.
Terreno: il terreno dovrebbe essere drenante, per evitare i ristagni d’acqua, per questo sono sconsigliati i terreni argillosi o sabbiosi.
Concime: il concime per albicocco deve contenere necessariamente tre elementi: azoto, fosforo, potassio. Ogni due anni si può concimare il terreno con sostanza organica che include questi elementi fondamentali. Un ottimo concime che contiene questi tre elementi è il letame di cavallo.
Irrigazione: è importante irrigare adeguatamente la pianta nei primi due anni di vita, poiché le radici non sono ancora forti e necessitano di maggiori cure. Quando la pianta avrà superato questo periodo, bisogna quindi basarsi sulle temperature: nei periodi di siccità, un buon impianto idrico è fondamentale per mantenere le piante di albicocco sempre ben irrigate.
Potatura albicocco: tutti i tipi di potatura
Come per tutte le piante, anche l’albicocco va potato diverse volte nell’arco della sua vita. Le modalità di potatura cambiano a seconda dell’età e delle necessità dell’albero.
L’attrezzo migliore per eseguire la potatura è un paio di cesoie, utili sia per dare la forma all’albero sia per mantenere i rami fruttiferi.
Inoltre, nel caso dell’albicocco e di altri alberi da frutto, un’adeguata potatura può prevenire o curare il cancro rameale. Se l’albicocco è affetto da questa malattia, è fondamentale disinfettare le cesoie e tutti gli attrezzi e i vestiti con cui abbiamo effettuato la potatura, in modo da evitare di favorire l’infezione ad altri alberi.
Potatura di formazione. Questo taglio serve a definire la forma nell’albero nel suo stato iniziale: si effettua, infatti, quando l’albero è alto meno di un metro. Lo scheletro dell’albero è costituito da quattro rami fruttiferi, gli altri possono essere eliminati.
Potatura di produzione. La potatura di produzione si effettua dopo la prima raccolta. In questa fase vanno eliminati i rami che interferiscono con la naturale crescita dei frutti e quelli che, nonostante siano robusti, danno pochi frutti. In quest’ultimo caso va effettuato un intervento di raccorciamento.
Il periodo migliore per la potatura è in inverno, quando i frutti sono stati raccolti e l’albero è pronto ad affrontare un nuovo inverno. In estate può essere aggiunta una potatura verde, l’ideale per accorciare i rami misti.
Un importante accorgimento: nella potatura non si deve esagerare. L’albicocco è un albero che cicatrizza molto lentamente, pertanto sui tagli dell’albero vanno applicate sostanze come mastice, disinfettante o, in alcuni casi, poltiglia bordolese.
Quali forme dare all’albero di albicocco?
La scelta della forma può variare in base allo spazio disponibile e alla forma desiderata.
- Fusetto. Così chiamata perché la pianta si sviluppa in altezza attraverso sostegni che ne indirizzano la forma. Viene utilizzata specialmente nelle coltivazioni estese, poiché consente di risparmiare spazio in larghezza.
- Vaso. Proprio come le piante coltivate in vaso, si parte da una base ristretta che si va allargando verso la chioma, prendendo la forma di un alberello dai rami ampi.
- Vaso ritardato. Con la tecnica del vaso ritardato la pianta rimane di piccole dimensioni, e i rami assumono una forma a spirale.
Uno degli errori più comuni che si commettono nella potatura delle albicocche è quello di farlo nel periodo sbagliato, rischiando di sottoporre l’albero ad un facile attacco di funghi o parassiti.
Quando raccogliere le albicocche
Le prime albicocche arrivano sui rami del’albicocco dopo tre-quattro anni di età dell’albero. I frutti maturano in 3-6 mesi, e il migliore periodo di raccolta va da maggio a luglio.
Quando il frutto risulta morbido ma non molle, con la buccia liscia e tesa, questo è il momento migliore per consumare una buona albicocca.
Per approfondimenti sulla coltivazione e sulla cura dell’albicocco, dai un’occhiata ai nostri articoli “Come coltivare l’albicocco: le 5 cure più importanti” e “Coltivazione e difesa dell’albicocco con i prodotti più naturali“.
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