Potatura del melo: la guida precisa di come effettuarla

potatura del melo

Dopo aver parlato della potatura dell’olivo, della potatura del ciliegio, della potatura del limone e della potatura della vite, oggi parliamo della potatura del melo.

Sei interessato a conoscere tutti i segreti sulla potatura del melo?
Sei curioso di sapere quali sono i metodi migliori per eseguirla?

Cara/o amica/o di Noi Siamo Agricoltura mettiti comodo, perché questo è l’articolo che stai cercando.

Indice

Il melo

Il melo (Malus communis) appartiene alla Famiglia delle Pomacee e cresce spontaneamente nei boschi di tutta Europa.

È una pianta originaria del Caucaso ed era conosciuta fin dagli antichi Greci. Ancora oggi, il melo è una delle piante da frutto più diffuse.
Nonostante questo, però, la coltivazione professionale di melo in Italia avviene soprattutto in Romagna, Veneto e Trenito-Alto Adige.

L’Italia è uno dei principali paesi in Europa a produrre mele destinate al consumo diretto.
In altre nazioni, la produzione è destinata soprattutto alla trasformazione in marmellate, confetture e succo.

potatura del melo

Come riconoscere i rami fruttiferi del melo

Il melo produce frutti su vari tipi di rami, che hanno dimensioni e caratteristiche diverse. Di seguito ti vado ad elencare solamente i principali: la lamburda, il brindillo e il ramo misto.

La Lamburda

La lamburda è un ramo lungo solo 1-4 cm che ha un ciclo produttivo di 4 anni.

  • Nel corso del primo anno produce solo una rosetta di foglie ma non fiorisce (e quindi non dà frutti). In questa fase, infatti, viene chiamata “lamburda vegetativa”.
  • Nel corso del secondo anno fiorisce e fruttifica, per questo prende il nome di “lamburda fiorifera”.
  • Il terzo anno si ingrossa alla base e fruttifica ancora e prende il nome di ”borsa”.
  • Nel quarto anno si allunga e sviluppa delle corte ramificazioni. Per la forma caratteristica che assume prende il nome di “zampa di pollo”. La sua produzione è continua, ma fornisce solo mele piccole e di scarsa qualità (quindi come vedremo si deve eliminare).

Il brindillo

Il brindillo è un ramo esile e flessibile, lungo dai 12 ai 30 cm. All’apice presenta una gemma mista, cioè che produce sia foglie sia fiori (e quindi frutti). Ha un ciclo produttivo di un solo anno.

Il ramo misto

Il ramo misto ha un diametro maggiore rispetto al brindillo ed è più lungo. Al suo apice spicca una gemma che produce foglie e germogli. Anche il ramo misto ha un ciclo annuale.

Potatura del melo

La coltivazione delle piante di melo richiede potature regolari che devono essere eseguite con procedimenti leggermente diversi secondo il tipo di varietà. Il metodo di potatura più comunemente usato, e più efficiente dal punto di vista produttivo, si divide in 4 fasi: potatura di allevamento, potatura di produzione, potatura delle lamburde, potatura dei brindilli.

Potatura di allevamento

Durante i primi due anni di crescita della pianta, deve essere pratica una serie di tagli per darle la forma definitiva che si è scelta, cioè la cosiddetta forma di allevamento. Per tale motivo, la potatura del melo che si attua in questo periodo viene chiamata potatura di allevamento e si conclude dopo 4-5 anni dall’impianto, quando la struttura della chioma è ormai completata.

Potatura di produzione

Appena la pianta inizia a produrre frutti, è necessario intervenire tutti gli anni con una potatura regolare in modo da rinnovare i rami fruttiferi, cioè quelli che hanno già prodotto frutti.

L’operazione consiste nell’eliminazione dei rami vecchi per consentire lo sviluppo di quelli giovani. Questo secondo tipo di potatura del melo prende il nome, appunto, di potatura di produzione.

La potatura di allevamento e la potatura di produzione non sono due fasi distinte e separate tra loro: vi è un periodo, infatti, di circa 2-3 anni, in cui le due potature vengono eseguite contemporaneamente.

La potatura di produzione viene effettuata, di solito, già dopo 2-3 anni dall’impianto, quando la pianta inizia a produrre frutti. Ciò significa che, con un’unica operazione, un potatore esperto modifica la forma della pianta e, allo stesso tempo, asporta i rami che hanno già prodotto frutti e sono ormai esauriti.

Dal momento in cui la pianta inizia a dare i suoi frutti, la potatura di produzione deve essere eseguita ogni anno, durante i mesi invernali, nel periodo in cui si ha il cosiddetto riposo vegetativo, cioè quel periodo che va dalla caduta delle foglie a 2-3 settimane prima del previsto germogliamento (febbraio-marzo).

Potatura delle lamburde

La potatura delle lamburde deve riguarda il 20-25% circa della quantità totale di rami. Come abbiamo detto sopra, questi hanno un ciclo produttivo di 4 anni e solo le lamburde dell’età di 4 anni devono essere tagliate. Il motivo di questa potatura sta nel fatto che, passato questo periodo, assumono una forma a “zampa di pollo” e producono frutti piccoli e di qualità scadente. Per tale motivo, non è economicamente conveniente tenerli per un’azienda agricola a scopo remunerativo.

Potatura dei brindilli

La potatura dei brindilli e dei rami misti, che hanno un ciclo produttivo di un solo anno, deve portare all’eliminazione di circa il 50% dei rami. Sulla pianta si trovano contemporaneamente brindilli e rami misti dell’anno in corso, che devono ancora fruttificare, e altri dell’anno precedente, che hanno già prodotto frutti: solo quest’ultimi vanno eliminati.

potatura del melo

Diradamento dei frutti

Alcune varietà, come ad esempio quelle appartenenti al gruppo delle Delicious rosse, oltre alla potatura richiedono un diradamento dei frutti.

Queste varietà, infatti, tendono a produrre una grande quantità di frutti di piccole dimensioni. Se tutti questi frutti fossero lasciati giungere a maturazione, alla fine si otterrebbero mele piccole e di qualità scadente.

Per tale motivo è necessario asportare soprattutto quelle più piccole e deboli e quelle che si sono sviluppate a distanza troppo ravvicinata l’una con l’altra, intralciandosi reciprocamente nella crescita.

Il diradamento dei frutti si esegue circa un mese dopo la fioritura, cioè nel periodo compreso tra la fine di aprile e l’inizio di giugno, a seconda delle zone.

Periodo e tempi di potatura del melo

La potatura del melo deve essere programmata in modo che sia completata 2-3 settimane prima che i germogli comincino a svilupparsi, cioè entro i primi giorni di marzo.

Questo accorgimento è necessario per far sì che il risveglio vegetativo della pianta non coincida con l’inizio del germogliamento, ma con l’inizio dell’attività dell’apparato radicale. L’inizio dell’attività radicale viene segnalata dalla fuoriuscita di liquido dalle ferite provocate dalla potatura del melo.

Se la potatura del melo viene effettuata troppo tardi (prima dell’inizio dell’attività radicale o addirittura quando la pianta è già germogliata) la crescita della pianta si arresta per qualche settimana e tutte le fasi del suo ciclo produttivo, dalla fioritura alla maturazione dei frutti, subiscono dei ritardi.

Se ciò accade, la produzione di frutti sarà minore e questi avranno dimensioni più piccole rispetto al normale.

Pensi che le informazioni presenti in questo articolo siano incomplete o inesatte? Inviaci una segnalazione per aiutarci a migliorare!

SEGNALA ARTICOLO


Potatura del melo: la guida precisa di come effettuarla ultima modifica: 2017-12-14T06:49:04+00:00 da Elia Valmori

Articoli correlati