Facili da coltivare, sì, ma con la dovuta attenzione. Raccolte fresche, questi ortaggi hanno un sapore sensazionale, dolce, tenero e succulento che ricorda tanto la primavera. La domanda sorge spontanea, allora: quando si piantano le fave? E come si gestiscono queste uniche piantine?

Sebbene sia frequente vederle seminate in campo, la buona notizia è che se avete poco spazio, esistono anche varietà nane che possono essere coltivate in contenitori. In questo articolo vedremo esattamente come fare, passo per passo.

Quando si piantano le fave

Prima di parlare di quando si piantano le fave, è doveroso fare una precisazione su alcune informazioni importanti e mai banali.

Abbiamo detto, infatti, che questi legumi sono fave sono facili da coltivare e, in genere, questo processo parte dai semi.

Ci sono molte varietà tra cui scegliere: ognuna cresce in tempi diversi e con dimensioni diverse, generando piante variegate sia per dimensioni che per colori dei fiori e dei baccelli: scegliete la qualità che più si appresta alle vostre esigenze e sarete in una botte di ferro.

Per rispondere alla domanda “Quando si piantano le fave?”, quindi, è necessario tenere a mente questi dettagli e, in aggiunta, capire dove verranno coltivate le piante:

• Se lasciate in casa o all’aperto sotto protezione, devono essere seminate a fine inverno
• Se lasciate all’aperto, il periodo migliore è sicuramente la primavera
• Nelle regioni miti, possono essere seminate anche nel tardo autunno

Come seminare le fave

Fortunatamente, è facile capire come seminare le fave. In genere, quando questo procedimento viene fatto direttamente nel terreno, questo va fatto a marzo, aprile e persino all’inizio di maggio, per ottenere raccolti durante tutta l’estate.

La semina a novembre o febbraio è possibile anche nelle zone più miti o in luoghi molto riparati.

Nel caso di coltivazioni indoor, le fave possono essere seminate in vaso al coperto a partire da febbraio, per poi essere piantate in primavera.

Questo metodo è particolarmente utile in caso di terreni umidi o ricchi di argilla, che possono far marcire i semi nel terreno. Seminate i semi grandi singolarmente in piccoli vasi o vassoi modulari riempiti di terriccio per semi, inserendoli a 5 cm di profondità. Innaffiate bene e fate in modo che siano illuminate da una buona luce.

Come coltivare le fave

Ora che abbiamo capito quando coltivare le fave, è necessario specificare quali cure colturali considerare per assicurarsi un raccolto proficuo e ricco durante i mesi più caldi dell’anno.

[H3] Quando piantare le fave: il terreno giusto

Scegliete un luogo di coltivazione soleggiato e riparato, con un terreno ben drenato e privo di erbacce.

A questo punto, si dovranno seminare i semi a 5-7,5 cm di profondità e a 15-23 cm di distanza l’uno dall’altro, a seconda del cultivar.

In piena terra, seminare in file singole a 45 cm di distanza l’una dall’altra o in file doppie a 23 cm di distanza l’una dall’altra, con 60 cm di distanza tra ogni fila doppia. Nelle aiuole rialzate, dove non è necessario lo spazio per camminare tra le file per la raccolta, tutte le file possono essere distanziate di 23 cm.

Buone regole per coltivare le fave

A meno che le precipitazioni non siano state abbondanti, in termini di irrigazione è bene bagnare le piante all’inizio della fioritura e di nuovo due settimane dopo. In caso di terreni leggeri e poco drenanti può essere necessaria un’annaffiatura regolare.

Nel caso vi confrontiate con cultivar alte, si paleserà l’esigenza di installare dei pali per agevolarne la crescita: inserite dei paletti robusti a ogni angolo delle file e ogni 1,2 m (4 piedi) lungo le file. Fate passare dello spago intorno ai pali a intervalli di 30 cm dal terreno.

Infine, un’altra pratica utile può essere quella di zappare regolarmente il terreno per eliminare le erbacce non appena compaiono.

Quando si raccolgono le fave

Le fave possono essere pronte per la raccolta da fine primavera a metà estate, a seconda del periodo di semina e della varietà.

Come raccogliere le fave

È possibile raccogliere i baccelli giovani e immaturi quando sono lunghi 7,5 cm (3 pollici) e cucinarli interi.

Quando si raccolgono i baccelli da sgranare, aspettare che i chicchi siano visibili attraverso il baccello. Ma non lasciateli troppo a lungo: la cicatrice sul fagiolo deve essere ancora bianca o verde, non nera, perché a questo punto i fagioli diventano duri.

I legumi piccoli sono più dolci e teneri di quelli grandi e la raccolta regolare favorisce la formazione di altri baccelli.

Controllate regolarmente le piante, perché i baccelli possono maturare rapidamente. I baccelli più in basso nella pianta matureranno prima.