È in questa settimana che da Bruxelles fanno sapere che ci saranno delle restrizioni per i pesticidi a base di rame. Ad annunciarlo è proprio la commissione dell’Unione Europea.
I pesticidi a base di rame sono ampiamente utilizzati nell’agricoltura biologica e sopratutto nella viticoltura, un tipico esempio è il verderame.
Con l’inizio della settimana prossima di fatto l’Unione Europea presenterà davanti alla commissione una nuova proposta che prevede appunto delle restrizioni per i pesticidi a base di rame e propone un nuovo regolamento con norme strettamente più severe sull’impiego di queste sostanze e i loro simili in agricoltura.
È da tempo che sostanze contenti rame sono impiegate in ambito agricolo. Il loro impiego risale di fatto al XIX secolo, ma solamente da quasi tre anni a questa parte si stanno facendo dei ragionamenti concreti sulla loro sostituzione ed eliminazione.
Non a caso il commissario UE competente Vytenis Andriukaitis, ha dichiarato che questi agenti chimici sono pericolosi per le loro particolari proprietà e caratteristiche, quali: persistenza, bioaccumulo e tossicità.
Prendiamo il caso del già annunciato verderame. Questa sostanza è impiegata e autorizzata non solo nell’agricoltura biologica ma in alcuni casi sembrerebbe essere proprio indispensabile. Serve di fatto per trattare funghi e batteri e in viticoltura finora, non è stato possibile sostituirlo con sostanze di sintesi alternativa.
Ma facciamo il punto sullo stato attuale. Ad oggi la licenza dei composti derivanti dal rame scade a gennaio 2019.
Secondo alcuni indiscrezioni è proprio nella giornata di oggi, che la commissione UE proporrà nuove indicazioni e norme. Se attualmente i chili permessi ed autorizzati corrispondono a 6 per ettaro, con le nuove norme si diminuirà la quantità a 4 kg ad ettaro.
Ma si toccheranno anche altre normative. L’esecutivo comunitario di fatto, sarebbe intenzionato a provvedere a cancellare la flessibilità che fino a questo momento con gli statuti attuali è concessa. Con i regolamenti in vigore si può infatti spalmare la quantità di sostanze in cinque anni.
Questo quindi prevede un uso di 30 kg di prodotto per ettaro. Questo meccanismo è impiegato per evitare gli sprechi di prodotto, in questo modo si potrà eccedere in annate e risparmiare su quelle invece che ne richiedono meno.
Come si sa ogni annata è diversa e anche solo le piogge e le precipitazioni incidono notevolmente sull’utilizzo di queste sostanze. Non a caso la pioggia fa aumentare la pressione di batteri e funghi e quindi l’impiego di sostanze che aiutano ad eliminarli cresce notevolmente.
Per nulla d’accordo con la decisone intrapresa dalla commissione UE, ci sono i francesi. Non ha caso i produttori di vino francesi hanno fatto sapere che hanno esposto un dossier dettagliato da essporre alla commissione per mantenere in atto le leggi attuali.
Cambiare le leggi attualmente significherebbe mettere in seria difficoltà tantissime produzioni viticole.
“Lo so quanto queste sostanze siano importanti per gli agricoltori, compresi quelli bio, ma in questo momento l’importanza è incentrata nella salvaguardia dell’ambiente e della salute umana”. Sono queste le parole che ha impiegato il commissario UE Vytenis Andriukaitis, in occasione dell’incontro svoltosi a Bruxelles.
Per il verdetto finale? Per sapere se concretamente ci saranno delle restrizioni per i pesticidi a base di rame bisognerà attendere Ottobre, quando poi la commissione UE dovrà metterle ai voti dei rappresentati.
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