Schefflera: la pianta ombrello

schefflera da appartamento

La Schefflera deve la sua omologazione scientifica al polacco J.C. Scheffler , un naturalista  che impiegò gran parte della sua vita alla ricerca e all’insegnamento in ambito botanico.

È una pianta che si adatta bene come ornamento negli appartamenti, rappresenta il suo principale utilizzo, grazie al suo portamento eretto e al fogliame.

schefflera

Non hai il pollice verde?

Non temere, nessun problema, la schefflera è davvero facile da allevare e coltivare, si adatta facilmente.

Il suo punto debole, il tallone d’Achille, sono le annaffiature, regolari e costanti che evitano prolungata siccità e al tempo stesso zone particolarmente umide a ridosso delle radici.

La schefflera nota comunemente con il nome di pianta ombrello, il suo nome scientifico è invece Heptaplerum arboriculum (J.C.Forst & G.Forst).

Il genere comprende oltre 150 specie, originarie dell’India, chi dice anche della Nuova Zelanda o addirittura dalle isole Figi, insomma di dubbia provenienza ma che in Europa ha trovato larga diffusione.

Nell’aspetto un arbusto, un piccolo albero che ne esalta l’eleganza, in condizioni naturali, all’interno del suo habitat la Schefflera raggiunge dimensioni notevoli, un vero e proprio albero.

Alle nostre latitudini riesce ad arrivare ad altezze comprese tra i 2-3 metri.

Indice

La Schefflera: tassonomia.

La Schefflera, pianta perenne, dall’aspetto di un piccolo arbusto, alberello.

È una pianta ornamentale, soprattutto d’interno con inquadramento botanico del tipo:

  • Ordine: Apiales
  • Famiglia: Araliacea
  • Genere: Heptaplerum arboriculum

Semi-legnoso è la consistenza del fusto che in altezza riesce a svilupparsi fin anche ad 1,50 m

La tipicità della Heptaplerum arboriculum non è sicuramente il fiore, insignificanti per certi versi, riuniti a grappolo (un semplice asse centrale sui cui sono portati i fiori).

fioritura a racemo schefflera

Fiorisce in epoche diverse, in relazione all’ambiente in cui è collocata e alle temperature, in casa addirittura evita di fiorire.

Foglie: quasi sempre verdi, di forma palmata, verde scura nel colore ed estremamente lucide. Peculiarità della schefflera è l’abbondanza nella produzione delle foglie, con una consistenza che le conferisce ancora più volume.

foglie di schefflera

Il fogliame, di contro, è estremamente fragile, per cui concediamole spazio, evitando di accostarla troppo ad altre piante.

Il terriccio ideale per Heptaplerum arboriculum

Heptaplerum arboriculum può raggiungere altezze importati, destinazione d’uso è l’ornamento in appartamento, ragion per cui bisogna limitarne lo sviluppo in altezza, e come farlo?

Semplice, il rimedio è la coltivazione in vaso.

La schefflera cresce con molta rapidità, si consiglia l’uso di vasi con diametri importanti, onde evitare frequenti rinvasi, oltre a garantire condizioni migliori di crescita.

Va travasata quando le radici escono dai fori di drenaggio del vaso, operazione annuale se si tratta di piante giovani.

Il terriccio ideale per le migliori condizioni di crescita è che deve essere ben drenato, evitando ristagni idrici ed effetti negativi dello stesso.

Il vaso in terracotta facilita notevolmente la traspirazione del terreno, per cui è consigliato.schefflera in vaso

Schefflera: clima ed esposizione.

I 18°C rappresentano la temperatura idonea alla schefflera, rappresenta il minimo di vegetazione.Non bisogna scendere al di sotto dei 12°C ne tanto meno superare il 24-25°C.

Il sole diretto principalmente quello estivo, non è molto tollerato, luce non deve mancare, meglio se tanta.

Un luogo luminoso, arieggiato e riparato dai raggi solari diretti e dalle correnti d’aria, rappresenta la giusta collocazione per la schefflera.

Le zone d’ombra non rappresentano un limite per la pianta, riesce a tollerarle.

Acque e Heptaplerum arboriculum.

L’ Heptaplerum arboriculum è originaria delle zone tropicali, l’umidità deve essere regolare e costante.

A garanzia di un fogliame sempre rigoglioso vaporizzazioni di acqua dirette sul fogliame sono apprezzate.

vaporizzare il fogliame

Durante il periodo estivo, annaffiare almeno 2-3 volte al giorno.

In inverno o anche in luoghi freschi, è buona pratica dare acqua di sera anche solo una volta a settimana, cercando di non caricarla eccessivamente di acqua.

La schefflera può anche essere coltivata in idro-coltura, vasi a riserva d’acqua, in questo modo la pianta riesce da sola a far fronte alle sue esigenze idriche senza doversi ricordare di annaffiarla.

Schefflera: moltiplicazione, concimazione e potature.

Tasto dolente la moltiplicazione della schefflera, per nulla semplice ed avviene per talee apicali. È un sistema di riproduzione che sfrutta le capacità rigenerative dei vegetali.

Altra tecnica di moltiplicazione è quella per seme.

Solfato di ferro, estratti algali, stimolati ormonici, rappresentano la giusta somministrazione di nutrimento per la schefflera, la cadenza con cui ripetere le applicazioni è settimanale e aggiungere gli ingredienti direttamente all’acqua di irrigazione.

La potatura non rappresenta sicuramente la cura principale da dedicare alla schefflera. I tagli di contenimento si. Servono ad evitare l’eccessivo sviluppo in altezza.

Heptaplerum arboriculum e avversità.

La schefflera è particolarmente vulnerabile ad attacchi per conto di insetti. I principali aggressori sono cocciniglie ed afidi.

Il lavaggio delle foglie permette la difesa ed eliminazione dalla presenza delle cocciniglie, per afidi rimedio chimico, un buon aficida è la soluzione.

Eccessi di concimazione, crollo delle temperature e siccità prolungata sono causa della perdita e caduta del fogliame.

Se lo scopo è l’ornamento, questo è da evitare.

La schefflera è anche vero che è una pianta molto rustica ed al tempo stesso resistente per cui in presenza di questi fenomeni la ripresa nel giro di 2 settimane è assicurata.

Consigli e curiosità sulla Schefflera

Più volte nel corso di questo articolo abbiamo ripetuto l’utilità, il principale scopo di coltivazione delle schefflera, per chi non lo avesse capito, è una pianta ornamentale.

Le piante ornamentali sono implicate nell’abbellire appartamenti, terrazzi, balconi, giardini e parchi.

Se lo scopo è abbellire, soprattutto in casa, rimuovere con una spugna imbevuta la presenza della polvere, molto delicatamente.

Per i più pigri, c’è la possibilità di potere praticare, con apposito innaffiatoio una doccetta di acqua tiepida.

In Europa risale, come epoca di adozione, ai primi del settecento, ed oggi come allora è stata per lungo tempo confusa con le aralie.

Nelle epoche passate, non era di sicuro ornamentale, le tribù la utilizzavano come ramo da ardere, ma anche come miccia, per sfregamento di due rametti.

Caratteristico è la durata di vita della schefflera, anche 20 anni, se ben tenuta.

Si presta ad essere coltivata in versione bonsai, mantenendo anche con questo formato eleganza e delicatezza e sacra propensione a fiorire in appartamento.

Heptaplerum arboriculum bonsai

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Schefflera: la pianta ombrello ultima modifica: 2019-06-29T14:32:26+00:00 da Francesco Mauriello

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