Vi siete mai chiesti se possa esistere uno strumento o un metodo per evitare che tante piante durante i periodi di siccità muoiano in pochi attimi?
Da pochi mesi a questa parte è stato scoperto un ormone anti-siccità in grado di salvare le piante nei momenti più difficili.
Si sa, la siccità è uno dei fenomeni più pericolosi per la vita delle nostre piante e delle nostre coltivazioni. Trovare un rimedio a questo grosso problema, potrebbe essere un vero e proprio balzo in avanti per tutto il settore agricolo e non solo.
Ad annunciare la scoperta di questo particolare ormone è stata la rivista Nature all’interno di un dossier rivolto alle nuove scoperte.
Indice
Chi stato l’artefice della scoperta dell’ormone anti-siccità?
L’oramai battezzato ormone-antisiccità in realtà si chiama CLA25 ed è stato scoperto da un gruppo di ricercatori giapponesi appartenenti al centro di ricerche Riken capitanati dal ricercatore Fuminori Takahashi.
L’equipe dell’esperto studioso ha lavorato a lungo ed è tutt’ora impegnata nelle ricerche più approfondite di CLA25.
Il problema di fatto, non sta tanto nell’ormone in sé per sé ma nel suo utilizzo in ambito agricolo, poiché ad esempio per gli animali è stato adoperato già a pieno uso.
Di fatto gli animali, hanno al loro interno delle proteine minuscole che viaggiano all’interno del sangue. Queste piccole proteine aiutano gli animali a mantenere in equilibrio le modifiche e i cambiamenti che si verificano nelle zone esterne al corpo umano.
Ma se appunto per gli animali era una scoperta ormai assodata, per le piante nessuno, fino a poco tempo fa, aveva pensato di verificare se esistesse lo stesso meccanismo.
È proprio vero quindi che anche le piante hanno questi particolari ormoni, chiamati fitormoni.
I fitormoni sono ancora molto sconosciuti, i ricercatori attivi nel centro giapponese, stanno studiando in ogni minimo dettaglio questi ormoni che sarebbero poi la diretta conseguenza del famoso ormone anti-siccità.
Sono di fatto ancora molto sconosciuti sotto alcuni punti di vista e ad aggravare la situazione è il fatto che questi tendono ad essere presenti in quantità minime all’interno delle cellule degli organismi viventi.
Come hanno scoperto l’ormone anti-siccità?
Per arrivare alla scoperta che ha fatto sobbalzare gli esperti in agricoltura, i ricercatori hanno utilizzato un particolare spettrometro di massa con la caratteristica di essere ipersensibile.
Questo spettrometro ha la funzionalità di riuscire a separare le diverse molecole in base alla loro massa.
Grazie quindi a questa divisione e grazie ad un altro sistema di monitoraggio, si è riusciti a focalizzare ed in seguito ad individuare con attenzione le uniche proteine capaci di spostarsi dalle radici.
Grazie a queste dettagliate ricerche ed esperimenti è venuto alla luce CLE25, il cosiddetto ormone anti-siccità.
Quali sono le funzionalità dell’ormone anti-siccità?
La particolare caratteristica di questo ormone è quella di essere mobile.
La mobilità permette quindi a questo ormone di muoversi e quindi in caso di siccità si sposta partendo dalle radici arrivando fino alle foglie dove in questo punto chiude i propri pori per evitare che l’acqua evapori.
La prova del nove, per verificare la funzionalità di questi ormoni è stata effettuata grazie a degli esperimenti specifici, di fatto il gruppo di ricercatori ha impiegato delle piante prive dell’ormone anti-siccità.
Queste ultime, dopo poche ore hanno evidenziato i primi segni di disidratazione. Le piante prive di CLA25 avevano quindi perso una dose massiccia di acqua rispetto alle piante con l’ormone anti-siccità in circolo.
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