Prima di capire come costruire un semenzaio fai da te è opportuno fare una piccola digressione e rispondere a una importantissima domanda che, sicuramente, sarà balenata nella mente degli agricoltori meno esperti: cos’è un semenzaio?
Il semenzaio altro non è che un ambiente protetto (proprio come le serre) in cui si seminano gli ortaggi che verranno poi spostati nell’orto in primavera.
Perché è importante?
Perché in questo modo si avranno a disposizione le piante che si vogliono coltivare senza dover passare dal vivaio e questo è un risparmio in termini economici e di tempo e, soprattutto, permette di monitorare costantemente la qualità di quanto si coltiva.
Indice
Semenzaio fai da te: vediamo le basi
Organizzare un semenzaio non è un’impresa impossibile, ma sicuramente richiede numerose cure e attenzioni affinché il risultato finale sia a regola d’arte e produttivo.
I fattori da tenere in conto sono:
- Esposizione alla luce
- Il terreno
- L’irrigazione
- Il clima
Esaminiamoli uno per uno.
Esposizione alla luce del semenzaio
Affinché il semenzaio svolga il suo scopo e favorisca lo sviluppo delle piante e importantissimo scegliere un’area in cui ci sia una buona esposizione solare e che sia riparato da vento e pioggia. In genere, l’esposizione a sud, sud-ovest dovrebbe soddisfare questi requisiti, ma è sempre meglio accertarsene prima di dover cambiare tutto una volta finito il lavoro.
Il terreno
Proprio come succede quando si semina un orto, anche in un semenzaio la scelta e la valutazione del terreno e del terriccio sono importantissimi.
Il terreno deve essere sterile, ovvero privo di parassiti e minacce che possano compromettere lo sviluppo delle vostre colture.
Il terriccio sterile può essere comprato oppure realizzato artigianalmente informando della terra in contenitori di alluminio per 5 minuti a 140°.
L’irrigazione
Quando ci si occupa di un semenzaio è opportuno saper dosare bene l’acqua ed evitare di somministrarne quantità eccessive che porterebbero a ristagni idrici; col tempo, sarà necessario utile aggiungere sabbia al terreno per permettere un migliore deflusso d’acqua.
L’annaffiatura da usare è quella della tecnica a pioggia da effettuare una volta al giorno.
Il clima
Anche se si tratta di un ambiente controllato e artificiale, il semenzaio trova nel clima uno dei suoi elementi più importanti: nelle zone particolarmente fredde, per esempio, si riscalda il semenzaio creando uno strato di concime non maturo di circa 20 cm alla sua base; questo strato produrrà calore che proteggerà la germinazione dei semi.
Semenzaio fai da te: impostazione dello spazio
L’impostazione dello spazio, quando si realizza un semenzaio fai da te, è piuttosto semplice: da un ambiente grande, infatti, dovrete ricavare tanti mini-ambienti singoli in cui le vostre piantine potranno crescere indisturbate.
Per iniziare, per esempio, vi basterà trovare una cassetta abbastanza capiente che possa contenere tutto il terriccio che andrete a utilizzare.
A questo punto, si possono intraprendere due strade diverse: si può decidere di lasciare un’unica distesa di terreno in cui inserire le piantine, oppure si può decidere di inserire vasetti che conterranno i vari semi.
Terreno uniforme
Se scegliete la prima opzione, bisognerà provvedere a livellare il terreno uniformemente, seminando un seme alla volta e delimitando il suo spazio con dei piccoli solchi per distinguere le varietà.
Se si decide di seminare a spaglio, bisognerà avere la premura di separare le piantine troppo vicine una volta che raggiungeranno i 7 cm.
Terreno suddiviso
Con la seconda opzione, verranno creati dei vasetti in cui verranno inseriti i semi; questa è sicuramente una soluzione più comoda, soprattutto se si ricorre all’uso di dischetti di torba perché faciliterà la separazione delle piantine.
Questa sistemazione sarà molto utile nel momento in cui dovrete spostare la piantina direttamente nell’orto, poiché consentirà di evitare scomodi e rischiosi trapianti intermedi.
Basterà realizzare una serra o un cassone con i lati trasparenti (di modo da far passare la luce del sole) e dotarlo di un coperchio mobile che renderà l’annaffiatura più facile.
Semenzaio fai da te: quali materiali usare
A livello di materiali, per realizzare i vasetti che comporranno il semenzaio basta davvero poco poiché si tratta di materiali non troppo ricercati che ognuno di noi può reperire con facilità:
- I rotoli di carta igienica possono diventare dei veri e propri semenzai che potrete inserire in una cassetta di plastica che deve avere due requisiti: essere trasparente e avere dei buchi che consentano l’aerazione. Un esempio è la classica vaschetta di pomodori che si compra al supermercato
- I contenitori di plastica o in cartoncino che contengono le uova sono una soluzione interessante. Anche i gusci delle uova sono un’ottima alternativa: oltre alle dimensioni ottimali, queste hanno anche il vantaggio di essere biodegradabili
- I vasetti di yogurt monoporzione o le coppette del gelato sono un’altra valida opzione. Prima di essere usati, questi supporti hanno bisogno di essere forati sul fondo, di modo da garantire la giusta aerazione del terreno e il giusto deflusso d’acqua
- Sempre in ottica green e biodegradabile, ci sono rotoli o cilindri di carta riciclata che hanno l’enorme vantaggio di poter essere interrati direttamente nell’orto una volta che la piantina sarà pronta per il trapianto. Prima di procedere, bisognerà aprire una fenditura nell’involucro che favorirà lo sviluppo delle radici nel terreno
- Infine, anche le bottigliette di plastica possono essere facilmente riciclate per dar vita al nostro semenzaio: basterà tagliarle a metà e creare dei buchi sul fondo
Ora che la realizzazione di un semenzaio fai da te non ha più segreti, non ti resta che metterti subito all’opera.
Ricorda il proverbio: “Chi ben semina, ben raccoglie”.
Pensi che le informazioni presenti in questo articolo siano incomplete o inesatte? Inviaci una segnalazione per aiutarci a migliorare!