La septoria, come abbiamo visto in questo articolo, è un fungo che può attaccare sia le piante da frutto o da orto sia il prato.
La malattia causata dalla septoria è la septoriosi, una malattia parassitaria caratterizzata da funghi di dimensione microscopica.
In questo articolo ti spiegheremo nel dettaglio come combattere la septoriosi da un albero particolare: l’oleandro.
Iniziamo!
Indice
L’oleandro: caratteristiche generali
Prima di affrontare nel dettaglio questa malattia parassitaria, è bene ripassare seppur velocemente le caratteristiche generali dell’oleandro.
Arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Apocynaceae, l’oleandro è una pianta originaria dell’Asia, ormai naturalizzata delle zone mediterranee, che può raggiungere un’altezza di circa 6m.
La prima informazione importante riguardo l’oleandro è che è una pianta velenosa: non solo le foglie e i fusti, ma anche i semi e i frutti sono dannosi per l’uomo e gli altri animali. Il tutto a causa dell’oleandrina, un glucoside che interferisce con il funzionamento del cuore. Questi i sintomi più comuni in caso di avvelenamento:
- dolore addominale
- salivazione eccessiva
- problemi gastrointestinali
- aritmia
- arresto cardiaco
Questa è una delle ragioni per cui l’oleandro è coltivato soprattutto per scopi ornamentali; in commercio, esistono inoltre delle piante di oleandro con fiori di diversi colori: bianco o rosa, ma anche rossi, gialli e arancio.
Fortunatamente, coltivare l’oleandro è abbastanza semplice.
L’oleandro: cure colturali
Per far crescere in modo sano e produttivo il tuo oleandro avrai bisogno di usare piccoli accorgimenti, anche se in effetti questa pianta, essendo rustica, non è esigente in termini di cure colturali.
Ad ogni modo, vediamo assieme di cosa ha bisogno, sia che tu scelga di coltivarla in piena terra sia che tu la voglia coltivare in vaso:
- l’esposizione dev’essere in pieno sole
- irriga abbondantemente e, se coltivi l’oleandro in vaso, non utilizzare sottovaso; in questo modo riuscirai a evitare ristagni idrici
- se coltivato in vaso, ti consigliamo di usare del terricciato di letame mischiato con terriccio da fiori e sabbia a grana grossa
- effettua una pacciamatura utilizzando la paglia per proteggere l’oleandro dal freddo; questa pianta, infatti, mal tollera le basse temperature e, al di sotto degli zero gradi, rischia di morire rapidamente
L’unico aspetto davvero importante della coltivazione dell’oleandro riguarda la potatura. Questa è infatti essenziale per due motivi principali:
- il contenimento
- la difesa dalle malattie
Per quanto riguarda il contenimento, abbiamo visto come l’oleandro possa arrivare a un’altezza di circa 6m e, se lasciato crescere indisturbato, formerà un cespuglio disordinato difficile da gestire soprattutto se coltivato in vaso.
Con la potatura, dunque, sfoltirai la chioma del tuo oleandro e garantirai una corretta areazione utile per evitare attacchi fungini o di altri parassiti; inoltre, cimare i rami colpiti è il miglior modo per contrastare una delle malattie che più colpiscono l’oleandro: la rogna.
Per saperne di più sulla potatura dell’oleandro, abbiamo preparato questa guida per te.
Septoria oleandrina: cos’è e quali danni causa
La septoria è un fungo appartenente alla famiglia delle Mycosphaerellaceae che si diffonde grazie a un elevato tasso di umidità e all’utilizzo dell’irrigazione a goccia (leggi qui per scoprire su quali colture è invece consigliato questo tipo di irrigazione).
Questo fungo colpisce le piante da orto, le piante da frutto e il prato, causando macchie giallastre sulle foglie, il loro conseguente deperimento e, talvolta, la morte della pianta stessa.
Quando la septoria attacca l’oleandro dà il via a una malattia crittogamica chiamata septoriosi oleandrina: è cioè una malattia parassitaria causata da funghi di dimensioni microscopiche. La septoriosi è la causa della comparsa, sulle foglie dell’oleandro, di macchie con queste caratteristiche:
- necrotiche
- irregolari
- grigio chiare
Attorno alla macchia è spesso presente una bardatura di colore nerastro con dei margini in rilievo.
Se l’infezione non viene prontamente curata, le macchie si estenderanno sempre di più sino a confluire tra loro, interessando così l’intera superficie fogliare. I danni non solo naturalmente solo di carattere estetico, ma anche di tipo fisiologico: il micelio, ovvero i filamenti che compongono il corpo vegetativo del fungo, penetra all’interno della pianta e si sviluppa negli spazi intercellulari. Dopo una decina di giorni dall’infezione inizierai a notare i primi sintomi sulle foglie del tuo oleandro. Senza interventi rapidi e un lavoro di prevenzione la septoria colonizzerà l’intera foglia fino ad arrivare al picciolo, causando quindi il disseccamento della foglia stessa e la sua caduta. (Coltivi anche delle piante aromatiche e hai notato delle strane macchie sulle foglie? Leggi qui per scoprire quale può essere la causa).
Bene. Ma come si previene o si cura la septoria oleandrina?
Prevenzione e cura della septoria oleandrina
La prevenzione rimane sempre la tua migliore alleata contro malattie, insetti, parassiti e funghi: la septoria non fa eccezione.
Per quanto riguarda la prevenzione, ecco quello che puoi fare:
- evita i ristagni d’acqua, perché la septoria prolifica proprio in ambienti umidi
- non usare l’irrigazione a goccia, perché quest’ultima lascia lungamente le foglie bagnate; quest’accumulo d’acqua potrebbe creare un microclima ideale per questo fungo
- quando innaffi l’oleandro utilizza un’acqua non troppo fredda e poco calcarea
- effettua con cura le operazioni di potatura; così facendo favorirai una corretta aerazione in grado di tenere lontane le malattie fungine
Questo per quanto riguarda la prevenzione.
Cosa fare però se l’infezione dovesse essere già in atto? Se superficiale, ti sarà sufficiente eliminare con cura le foglie già colpite, tagliando anche il picciolo. Se invece l’infezione dovesse essere più avanzata, ti consigliamo di procedere con prodotti antimicotici a base di rame, come la poltiglia bordolese; anche l’olio di neem è un valido alleato contro la septoria oleandrina. Abbiamo parlato di questi due prodotti qui e qui.
Ricorda di privilegiare sempre le risposte biologiche alle infezioni, e di lasciare i prodotti chimici come ultima risorsa e solo in caso di problemi di grossa entità.
Oleandro: quali altre malattie?
La septoria oleandrina non è l’unica malattia da cui devi guardarti durante la coltivazione di uno o più oleandri.
Ecco una rapida carrellata:
- la rogna dell’oleandro, malattia causata da un batterio che porta alla formazione di tubercoli cancerosi sulle foglie, sui frutti, sui rami e talvolta anche sui frutti
- il ragnetto rosso
- le cocciniglie
- gli afidi
- la fumaggine (hai anche degli agrumi colpiti da fumaggine? Abbiamo l’articolo che fa per te)
Insomma, la septoria oleandrina potrebbe intaccare il benessere del tuo oleandro, ma ricorda di mantenere sempre alta l’attenzione dedicata alla prevenzione.
Buon lavoro!
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