Spumante analcolico?! No,non è una bizzarra affermazione ma una vera realtà, se non una geniale invenzione. È Bella, il nome del nuovo spumante analcolico e quindi completamente senza alcool prodotto da Iris Vigneti, una nota azienda di Mareno di Piave, in Veneto, composta da 20 ettari di vigneti.
Sembra quasi una bestemmia o un idea fuori dalle regole per gli amanti e produttori del vino, ma questa invenzione ha davvero spopolato, soprattutto nel mondo arabo.
I titolari dell’azienda vinicola, Isabella Spagnolo e Loris Casonato hanno dichiarato che la loro volontà era proprio quella di poter permettere un brindisi a tutte quelle persone che per i più svariati motivi non potevano permetterselo. Come spiega Isabella, ci sono tantissime persone, partendo dagli sportivi, che non riescono ad assaggiare il gusto di questo vino frizzantino. Anche in molti luoghi non è possibile consumarlo, come ad esempio negli ospedali o nelle chiese e ovviamente in tutti i paesi dove l’alcool non è permesso.
L’idea era quella di permettere a tutti un vero e proprio brindisi con le bollicine. Isabella e Loris grazie alla loro tenacia e forza di volontà ci sono riusciti. Le prime bottiglie di Bella sono state prodotte questa estate e subito hanno avuto un riscontro positivo, entusiasmando tutti ma proprio tutti, anche i più piccoli, che in questo caso hanno potuto brindare con l’insolito prosecco, che appunto non contiene alcool.
L’idea è partita nel 2010 e oggi lo spumante analcolico viene proposto con 3 etichette lussuose differenti, e nello specifico: bianco, rosè e spritz. La varietà di uva impiegata è l’uva Glera. L’altra innovazione di questo prosecco è l’imbottigliamento, di fatto, questa azienda è l’unica che imbottiglia mosto fresco, quest’ultimo viene microfiltrato e addizionato ad anidride carbonica ed è per questo motivo che ha un perlage identico a quello dello spumante.
Ovviamente l’idea come accennato è piaciuta principalmente nel mondo arabo, dove, come sappiamo per motivi religiosi le bevande alcoliche non sono permesse. Questo è proprio l’occasione giusta, quindi, per poter concedersi un buon calice di Prosecco senza ricadere in eventuali problematiche. Ben il 60 percento delle bottiglie prodotte, di fatto, finisce proprio sulle tavole dei locali e ristoranti presenti negli Emirati, a Dubai e in Iran. Ben poco del prodotto rimane in Italia, il restante infatti, viene spedito negli Usa, in Russia e nei paesi del Nord.
Beh, dopo il vino Blu non potevamo farci scappare quest’altra scoperta. Non ci resta che dire.., Cin Cin! Aspettando la prossima novità vinicola.
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