Cosa sono i sistemi misti riso-pesce?
Sono davvero così convenienti?
Oggi scoprirai un nuovo modo per poter incrementare i tuoi guadagni: i sistemi misti riso-pesce.
Di idee innovative te ne abbiamo fornite già alcune, dal gelato al Chianti fino all’orto subacqueo, ma stavolta l’idea vincente arriva dalla FAO.
Vediamo insieme innanzitutto come nascono i sistemi misti riso-pesce.
Indice
Il progetto della FAO
Da molti anni la FAO sta lavorando ad un progetto (GEA, cioè “Greening the Economy with Agriculture”) di re-equilibrio delle risorse primarie nel mondo basandosi sul concetto di agro-eco-sistema. Questo concetto si basa sulla considerazione che qualsiasi campo coltivato e qualsiasi coltura agraria si comporta come un ecosistema, cioè un insieme di elementi organici (biotici) e inorganici (abiotici) che interagiscono tra loro e con l’esterno, creando un vero e proprio sistema ben strutturato, autosufficiente, dinamico, unito e funzionale.
Per fare un esempio, un semplice campo di grano è in realtà un complesso sistema di elementi organici (concimi, piante, fiori, insetti, ecc.) e inorganici (luce solare, acqua piovana, terra, aria, ecc.) che insieme lavorano per creare il prodotto finale (output): la granella di frumento che raccogliamo a fine stagione.
Tra gli obiettivi della FAO c’è anche quello di promuovere la biodiversità e l’uso ridotto di prodotti chimici, ma allo stesso tempo favorire l’aumento del reddito degli agricoltori.
Ecco che nasce così l’idea di creare nuove strutture di agro-eco-sistemi basate su 4 principi fondamentali:
- Connettività: la connessione delle risorse interne del sistema agrario tra loro e l’esterno. Più è alta la connettività, più l’agro-eco-sistema preso in considerazione è ottimale.
- Efficienza: un agro-eco-sistema deve utilizzare la minima quantità possibile di risorse naturali e con esse ottenere la massima quantità possibile di prodotto agrario.
- Resilienza: un agro-eco-sistema resiliente concede maggior sicurezza all’attività dell’agricoltore, perché permette di avere la certezza di tornare produttivo in caso di problematiche naturali.
- Capacità per un’economia verde: è la capacità di un agro-eco-sistema di produrre prodotti agricoli in modo ecologico e di essere ricco di biodiversità.
Ecco che, da queste premesse, nascono i sistemi misti riso-pesce.
Cosa sono i sistemi misti riso-pesce?
I sistemi misti riso-pesce sono delle risaie in cui, grazie alla gran quantità di acqua presente, vengono allevati i pesci.
L’ittiocoltura nelle risaie, quindi, fornisce contemporaneamente tutti i mezzi per la produzione del cereale e delle proteine animali sullo stesso appezzamento di terra ed è il metodo agricolo misto coltura-pesce più utilizzato al mondo. Nessun’altra combinazione sembrerebbe essere così azzeccata e nutrizionalmente completa nelle zone rurali dove è presente una elevata disponibilità di acqua.
Nel caso di produzione biologica, l’uso degli erbicidi nelle risaie è vietato per norma di legge. L’uso di erbicidi è utile per eliminare le alghe (le erbacce della risaia) ma senza di essi le alghe aumenterebbero, soprattutto le alghe del genere Azolla, che sono azoto-fissatrici (quindi provocano un circolo vizioso che porta ancor più alla produzione di nuove alghe).
Inoltre, un altro punto di forza è che al giorno d’oggi il miglior modo di avere soldi in tasca è di non spenderli. Ecco quindi che grazie ai pesci, che si nutrono delle alghe, queste vengono rimosse avendo così un risparmio sugli erbicidi.
Vengono inoltre ridotte anche le popolazioni di insetti patogeni, quanto basta per essere a livelli tollerabili dalla coltura del riso. Inoltre, il riso viene concimato dalle feci dei pesci. Senza erbicidi, quindi, si riduce anche l’inquinamento (avvelenamento!!!) dell’acqua e del suolo.
Guarda questo video di Youtube per avere un’idea più chiara di cosa ti sto parlando.
Analisi aziendale
I benefici nutrizionali e la produzione a basso rischio imprenditoriale possono dare ai coltivatori di riso la possibilità di diversificare la loro attività e la fonte del loro reddito, tanto più se non vengono utilizzati prodotti chimici e viene aumentata la biodiversità.
L’allevamento di pesci nella risaia è interessante perché è attuabile anche durante il periodo di inattività della risaia stessa. Mentre il riso fornisce un reddito limitato alla stagione in cui questo viene coltivato, l’allevamento di pesci è continuativo nel tempo e fornisce un reddito praticamente continuo.
Studi effettuati sui sistemi riso-pesce in Bangladesh, Cina, Indonesia, Filippine e Vietnam hanno riportato che gli incrementi dei ricavi netti sono dal 27% al 270% superiori rispetto alle risaie monoculturali. In Thailandia, invece, sono aumentati “solo” dell’80%.
Questi dati devono essere considerati certamente in relazione ad un contesto particolare come quello asiatico, ma di sicuro i sistemi misti riso-pesce sono assolutamente possibili da attuare anche in Italia e potrebbero portare grandi remunerazioni a chi li adotta. Quindi la conversione del riso da monocoltura a sistema misto avrebbe un impatto tremendamente positivo sul reddito degli agricoltori, anche al livello macro economico.
La diversificazione di prodotti (riso e pesce), inoltre, rende i sistemi coltura-pesce più resilienti ai cambiamenti del prezzo di mercato degli stessi.
Analisi ambientale
La biodiversità è inserita in una struttura ecologica auto-sostenibile, in quanto nei sistemi misti riso-pesce si crea una comunità autosufficiente di organismi naturali che interagiscono in modo funzionale ed efficiente tra loro.
Altro aspetto da considerare è l’espansione delle terre coltivate (a spese di foreste e prati). I sistemi misti riso-pesce sono un esempio di scelta ecologica e razionale di gestione delle risorse naturali che parte da fattori di produzione (esterni) a basso costo e che incontra allo stesso tempo il bisogno di una intensificazione agricola e il bisogno di una diminuzione dell’inquinamento.
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