Una calzatura vale l’altra, quando si lavora ogni giorno nei campi? Certamente no. E non solo per una questione di efficienza e comodità, ma soprattutto per la sicurezza del lavoratore agricolo: basti pensare che, nelle norme EN ISO che dettano le linee guida della sicurezza sul lavoro, sono presenti ben nove norme dedicate solo alle caratteristiche delle scarpe.

Va da sé che anche tra i campi di un’impresa agricola bisogna camminare con calzature antinfortunistiche per agricoltura, ideali a salvaguardare l’agricoltore o il contadino nelle più comuni, e meno comuni, condizioni di lavoro.

Stivali da agricoltore: le caratteristiche

Chiunque abbia provato a portare avanti anche una semplice attività di giardinaggio con un paio di sneakers sa che questa non è una scelta saggia. Tra la terra, le piante e l’acqua per l’irrigazione, l’umidità è la peggiore nemica delle calzature e i materiali come il cotone o la tela sono decisamente fuori luogo.

Quando il lavoro diventa più intenso e si utilizzano anche macchinari o strumenti agricoli, a partire dalla comune zappa, è importante proteggere i piedi non solo dall’umidità, ma anche da eventuali incidenti di percorso.

Tutte queste necessità sono utili a definire almeno cinque caratteristiche che ogni stivale antinfortunistico di ottima qualità deve possedere:

1. resistenza all’acqua. Come già anticipato, le calzature per lavorare sui campi sono realizzate con materiali che isolano completamente il piede e non permettono passaggio di acqua o umidità, come i classici stivali in gomma o scarpe tecniche water-resistant. idrorepellenti;
2. resistenza. Secondo la classificazione fornita dalle norme EN ISO in materia antinfortunistica, le calzature ideali per agricoltura e giardinaggio appartengono alla categoria S2, S3 e superiori – vedremo nel prossimo paragrafo cosa indicano queste sigle.
3. traspirazione e termo isolamento. Lavorare d’estate significa passare diverse ore sotto il sole cocente, e pertanto le scarpe, seppur resistenti e idrorepellenti, devono comunque garantire una buona traspirazione al piede. In inverno, invece, sono da preferire scarpe imbottite all’interno o realizzate con materiali che proteggono piedi e caviglie dal freddo e dall’umidità invernale.
4. suola anti-perforazione. Chiodi, tronchi, altri pericoli che, per una svista possono minacciare l’integrità della calzatura e recare danni ai piedi: le calzature più adatte all’agricoltura sono protette alla base da una lamina antiperforazione presente sulla suola.
5. suola antiscivolo. Se la lamina antiperforazione è inserita all’interno della suola, la protezione antiscivolo va invece a contatto diretto con il pavimento o il terreno. Il terreno sdrucciolevole, così come il fango, le pozzanghere, i muschi che si formano sui campi sono un pericolo quotidiano per gli agricoltori. Nel caso, in particolare, dei lavoratori agricoli, ci si può orientare su stivali che abbiano una resistenza extra allo scivolamento, da ricercare tra le categorie SRA, SRB, SRC. Questa tipologia di calzatura, oltre a una migliore adesione sul terreno, si distingue anche per una costruzione della suola che rilascia gli accumuli di fango e terra, riducendo il rischio di scivolare sulle superfici levigate.

Stivali antinfortunistici: le classificazioni

Nel precedente paragrafo, parlando di resistenza, abbiamo nominato delle categorie di sicurezza che riguardano esplicitamente le calzature di sicurezza comuni a tutti i lavoratori, indicando peraltro le categorie S2 e S3 come quelle di base più idonee all’uso agricolo.

Quali sono le caratteristiche individuate per ciascuna categoria?

Secondo la norma ISO 20346, le scarpe classificate come S1 sono verificate per la loro capacità di resistenza a strappi, abrasioni, idrocarburi (per la suola). Il puntale è in ferro con resistenza a 100 Joule, mentre sulla parte posteriore è dotata di un sistema di smorzamento dell’energia sul tallone. Un’altra qualità da accertare è che sia ottima la tenuta tra suola e tomaia e che la scarpa sia antisdrucciolo, per prevenire scivolamenti.

La categoria successiva è la S2, che a tutti i punti precedenti aggiunge una tomaia con resistenza all’acqua garantita fino a 60 minuti.

Le scarpe di appartenenza alla classificazione S3 integra, rispetto alle due precedenti, una soletta antiperforazione e una suola tassellata.

Infine, troviamo le calzatureS4 e S5: a tutte le opzioni precedenti si aggiungono il puntuale rinforzato in acciaio, la possibilità di immergerle totalmente in acqua, la protezione del tallone e una lamina antiperforazione in acciaio (quest’ultima solo per le scarpe S5).

Stivali da agricoltura: le Purofort Fieldpro Full Safety

Tra gli stivali antinfortunistici per agricoltura spicca un modello praticamente perfetto per ogni tipo di lavoro sui campi, a ogni condizione climatica e del terreno: sono gli stivali in poliuretano Purofort Fieldpro Full Safety di Dunlop, azienda specializzata nella produzione di calzature tecniche, stivali da lavoro e stivali antinfortunistici.

Proprio ai lavoratori del settore agricolo hanno dedicato questo stivale al polpaccio che porta in sé tutte le qualità che si richiedono a un abbigliamento da lavoro ben concepito:

• l’aderenza al campo e la proprietà antiscivolo è del massimo livello, classificato come SRC;
• il materiale Purofort è un materiale flessibile e traspirante;
• la vestibilità è ottimizzata per aderire bene al tallone ed evitare movimenti del piede all’interno dello stivale;
• è resistente al taglio, ai carburanti, agli olii;
• è dotato di sistema di assorbimento energetico e di isolamento dal freddo fino a -20°C.

Gli stivali da agricoltore Purofort Fieldpro Full Safety appartengono alla classe S5: è davvero il top della gamma, e il massimo che si può avere da una scarpa antinfortunistica per il lavoro agricolo.

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