a cura del professor dottore agronomo Giuseppe Pepe
Oggi parleremo del tortrice della fragola , una piccola farfalla appartenente alla famiglia dei tortricidi che può causare danni alle nostre fragole, anche in vaso e predisporre la pianta ad altre malattie.
Nell’articolo di oggi descriveremo il tortrice della fragola , parleremo dei danni causati da questo piccolo lepidottero e di come evitarli.
Buona lettura!
Indice
Come riconoscere il tortrice della fragola
Il nome scientifico del lepidottero tortrice della fragola è (Ragonot, 1875) appartenente alla famiglia dei tortricidi.
Molte specie degli appartenenti a questa famiglia sono parassite e assumono rilevanza economica, rientrando tra gli insetti più studiati a causa del loro impatto agronomico.
Il totricide della fragola è quindi una farfalla con circa 20 mm di apertura alare, abbastanza polifaga, ovvero la possiamo trovare su diverse piante.
La farfalla adulta presenta le ali colorate di giallo ocra con bande incrociate in modo più o meno perpendicolare od obliquo di colorazioni più scure, tipo rosato-brunastre.
Gli esemplari di tortrice della fragola nella fase giovanile si presentano come larve di colorazione verdastra con il capo e parte iniziale del torace color nocciola. Le larve mature si presentano di dimensioni prossime ai circa 25 millimetri di lunghezza.
Ciclo biologico del tortrice della fragola
Il tortrice della fragola sopravvive alla fredda stagione invernale sotto forma di stadio larvale, in strutture di protezione sericee, simile a setta, in luoghi di riparo come la corteccia di piante ospiti occasionali oppure tra le foglie secche e altri ripari alla base delle piante coltivate o di quelle spontanee limitrofe.
Le larve si risvegliano in primavera, riprendendo l’attività alimentare sulla vegetazione giovane mentre i primi adulti in volo iniziano a farsi vedere verso fine maggio, inizio giugno.
Gli adulti di tortrice della fragola provenienti dalla generazione svernante, ovvero quella dell’anno prima, iniziano gli accoppiamenti e originano la prima generazione del nuovo anno, che svolge la piena attività alimentare larvale in piena estate.
Proprio verso la fine di agosto si ha il volo degli adulti di questa nuova generazione, quindi il secondo volo dell’anno in corso.
Mediante nuovi accoppiamenti, gli adulti di agosto, ovvero la prima generazione dell’anno, generano le larve di tortrice della fragola di seconda generazione, le quali non arriveranno a diventare adulte se non dopo l’inverno. Queste ultime quindi sono le larve destinate a svernare e pertanto il tortrice della fragola compie, in genere, due generazioni all’anno.
Danni causati
Il danno del tortrice della fragola, come evidenziato dalla descrizione del ciclo vitale e come praticamente tutte le farfalle, è determinato dall’attività alimentare delle larve a discapito delle foglie e germogli.
Le larve infatti causano erosione delle superfici vegetali ma, insieme anche ad altri tortricidi, il tortrice della fragola può colpire anche in maniera diretta sia i fiori che i frutti, predisponendo la pianta anche ad ulteriori attacchi da parete di funghi, come ad esempio la botrite.
Lotta al trotrice della fragola
Come sempre scritto anche in altri articoli, la lotta a insetti e malattie va fatta, all’attualità, seguendo i criteri della lotta guidata ed integrata.
Anche nel caso di cui stiamo parlando quindi vanno eseguiti interventi solo se necessario, in seguito ad un’accertata presenza delle popolazioni di tortrice della fragola rilevate mediante continue osservazioni in campo e mediante tecniche di campionamento e monitoraggio.
Il monitoraggio delle popolazioni di insetti, può essere effettuato installando trappole sessuali, in questo caso a partire da metà di maggio.
Una trappola per i lepidotteri può essere formata da un tettuccio di copertura unito, mediante anelli a spirale e un fondo collato all’interno del quale va posizionato l’erogatore di feromone per attirare gli individui adulti maschi.
Catturando i maschi di tortrice della fragola attratti dal feromone sessuali si avranno contemporaneamente due risultati:
- Monitorare la popolazione e il numero di individui presenti;
- Impedire che si accoppino con le femmine e quindi abbassare il numero di future larve dannose.
Solo in caso di forte necessità, magari anche dovuti alla compresenza di altri inseti dannosi, vanno eseguiti interventi di tipo chimico.
Infestazioni pericolose sono generalmente abbastanza rare.
Le larve di tortrice della fragola possono, inoltre, essere controllate in biologico mediante l’utilizzo di Bacillus thuringiensis ssp. kurstaki.
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