Il trattamento delle piante con calce è una pratica molto diffusa in agricoltura biologica e che, ovviamente, prevede l’uso di questo elemento chimico per tantissimi scopi.
I trattamenti a base di calce, infatti, possono essere usati per aumentare il pH del terreno e per la preparazione la poltiglia bordolese o come agente protettivo per rami e tronchi.
Insomma, l’uso di questo elemento per te agricoltore è vario e ha mille potenzialità.
In questo articolo vedremo insieme come sfruttarle al meglio per il benessere delle tue colture.
Iniziamo!
Indice
Cos’è la calce?
L’idrossido di calcio, chiamato anche calce spenta è una materia particolarmente usata in campo agricolo per la sua straordinaria varietà di impiego; generalmente, infatti, viene usata per rendere i terreni più alcalini, ma l’elenco delle sue caratteristiche non finisce qui e nelle prossime righe le vedremo tutte nel dettaglio.
I trattamenti di questo tipo si basano sul processo di spegnimento di quella che viene definita calce viva; in pratica, a questo elemento viene aggiunta dell’acqua, tanto da diventare calce idratata.
Così facendo si va a ottenere una sostanza la cui consistenza e colore sono molto simili a quelli del latte, tanto da darle in nome di latte di calce.
Trattamento piante con calce: come effettuarlo?
I trattamenti per piante con calce spenta (nota anche come calce decapante, calce idrata o idrato di calcio) possono avere vari scopi, che vanno dalla modifica del pH del terreno al fai da te, come nel caso della poltiglia brodolose o per la protezione di rami e tronchi.
Nello specifico, il suo uso in agricoltura prevede:
- L’impiego della calce per la modifica della reazione di pH del suolo, rendendolo più alcalino
- L’uso come fertilizzante, per andare a incrementare le quantità di calcio e magnesio
- Un intervento a base di calcio per il miglioramento della porosità del suolo
- Un’aggiunta di calce al compost per migliorare tutti i processi di compostaggio
- La somministrazione di un trattamento piante con calce come biocida naturale
- L’impiego della calce nella preparazione di composti antiparassitari
- Un trattamento a base di calce per proteggere rami o tronchi durante l’inverno
Trattamenti con calce e pH
I trattamenti per piante con calce sono un ottimo modo per applicare delle correzioni al pH del tuo terreno.
Ovviamente con il pH non si scherza, quindi prima di fare qualsiasi cosa, il nostro consiglio è quello di eseguire una misurazione del terreno e di dosare la calce spenta in base al risultato che si desidera ottenere.
Quando si deve portare avanti un’azione di correzione del terreno, quello che bisogna fare è un intervento stagionale durante l’autunno, l’inverno e la primavera.
Per farlo, dovrai distribuire 500 grammi di calce spenta (il cui pH si aggira tra i 12,3 e 12,9) per ogni 5 metri quadrati di superficie.
Se non vuoi lasciare niente al caso, ti consigliamo di leggere la nostra guida per la misurazione del pH.
Poltiglia bordolese: trattamento per piante con calce davvero fenomenale
La poltiglia bordolese, conosciuta anche come verderame, è un anticrittogramico particolarmente utile quando si devono fronteggiare malattie e attacchi fungini.
Questo composto è a base di solfato di rame che, però, non viene usato nella sua forma pura, ma viene addolcito da una base forte, ovvero la calce.
Il solfato di rame, infatti, in assenza di un edulcorante come la calce spenta, andrebbe a bruciare le foglie delle tue colture, causando più danni che benefici; la combinazione tra questi due elementi, invece, ha un elevato potere curante,
Per preparare questo trattamento per piante con calce, allora, dovrai seguire queste semplici indicazioni:
- Sciogliere 20 grammi di solfato di rame in 800 millilitri d’acqua
- Sciogliere 13 grammi di calce in 200 millilitri d’acqua
- Unire le due soluzioni e agitare il tutto
Il rapporto da usare per realizzarla è quello di 1:2: ti serviranno, in pratica, 500 grammi di calce per tamponare il devastante effetto di 1 chilo di solfato di rame.
Ecco, il tuo primo litro di poltiglia bordolese è pronto per essere usato: ora non ti resta che irrorarlo sulle tue piante malate.
Se vuoi approfondire meglio l’argomento, qui trovi un articolo interamente dedicato al verderame.
Calce per la protezione di rami e tronchi
La calce e i trattamenti che la sfruttano sono un ottimo modo per prendersi cura in modo biologico dei propri alberi da frutto.
I trattamenti per piante con calce, infatti, quando applicati su tronchi e rami sono delle splendide alternative per disinfettare e proteggere le piante da insetti dannosi
In più, aiutano a riparare il tronco dal caldo estivo: dopo l’applicazione della calce, infatti, la superficie del tronco diventerà bianca e quindi, con una maggiore capacità riflettente, potrà tenere al fresco il tronco anche nelle condizioni di caldo più estreme.
In questo caso, ciò che dovrai preparare è il latte di calce di cui abbiamo parlato in apertura.
Per farlo, ti basterà mescolare 500 grammi di idrossido di calcio con acqua fino a quando il composto non sarà simile per colore e consistenza al latte.
Ricorda che la calce spenta è poco solubile in acqua, quindi dovrai aggiungerne quantità minime.
Dopo averla preparata, non dovrai fare altro che applicarla sulle piante usando una pompa a mano e facendo molta attenzione a evitare fiori e germogli.
Come vedi, i trattamenti per piante con calce sono delle soluzioni economiche e naturali che permettono comunque di ottenere grandi risultati, ma senza il rischio di causare ulteriori danni.
Noi la consigliamo caldamente.
Se hai dubbi, però, evita il fai da te e chiedi consiglio a un agronomo esperto.
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