Proprio come per l’accordo tra Solis e Fiaccadori Soluzioni, il SIMA 2019 (puoi leggere qui il nostro resoconto) si è rivelato un evento importantissimo anche a livello di collaborazioni tra le varie realtà del settore agricolo.
La fiera di settore francese, infatti, è stata teatro di un accordo tra FEDERUNACOMA e UNACMA: il 14 febbraio, questo singolare trattato di Parigi è stato sottoscritto per dare maggiore valore al network UNACMA ROC.
Ma chi sono FEDERUNACOMA e UNACMA?
E, soprattutto, perché questo trattato è importante per le sorti dell’agricoltura europea e globale?
Scopriamolo insieme.
Indice
UNACMA: un riferimento per il comparto agricolo
UNACMA è un acronimo che indica l’Unione Nazionale dei Commercianti delle Macchine Agricole.
Altro non è che la Federazione delle ACMA (ovvero le Associazioni Commercianti Macchine Agricole) distribuite su tutto il territorio nazionale ed è anche un organo di rappresentanza di tutti i commercianti, officine e ricambisti che operano nel settore dei macchinari agricoli, da giardinaggio, forestazione, irrigazione e zootecnia.
Il numero degli associati è in continua crescita e il dato interessante è che l’unione rappresenta le aziende che, insieme, realizzano circa il 75% del fatturato annuo del comparto agricolo nazionale.
Come parte intrinseca della sua attività, UNACMA è presente a tutte le più importanti fiere di settore (per esempio SIMA, EICMA) e si impegna notevolmente affinché l’agricoltura e, soprattutto, gli agricoltori, sfruttino i vantaggi sempre più evidenti che l’innovazione tecnologica sta portando al settore primario.
FEDERUNACOMA: dalla parte dei costruttori
Nata nel 2012, FEDERUNACOMA è l’acronimo che indica la Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l’Agricoltura.
Come sappiamo, in agricoltura le macchine e i loro settori di applicazione sono tanti ed è per questo che l’ente raggruppa al suo interno tutte le realtà del comparto, come:
- Le associazioni dei costruttori di macchine agricole operatrici (Assomao)
- Le associazioni di costruttori di macchine agricole operatrici semoventi (Assomase)
- Le associazioni di costruttori di trattori (Assotrattori)
- Le associazioni di costruttori di componenti per i vari comparti rappresentati (Comacomp)
- Le associazioni di costruttori di macchine per il giardinaggio (Comagarden)
FEDERUNACOMA ha il compito di rappresentarle sia in Italia che all’estero favorendo politiche di aggregazione e attività che possano incentivare la meccanizzazione dell’attività agricola, di quella energetica, di cura del verde pubblico e privato e del movimento terra.
Proprio come succede per UNACMA, anche FEDERUNACOMA raggruppa al suo interno aziende molto solide e strutturate che realizzano l’80% della produzione nazionale dei comparti rappresentati e che registrano un export pari al 60%.
L’accordo di Parigi e UNACMA ROC
L’accordo sottoscritto da UNACMA e FEDERUNACOMA per l’implementazione del network UNACMA ROC è una notizia tutt’altro che secondaria: questo interessante protocollo di intesa (primo nel suo genere in Europa) mira a raggruppare concessionarie e officine meccaniche d’eccellenza, capaci di distinguersi per l’elevato livelli di professionalità, efficienza e conoscenza delle normative relative alla riparazione delle macchine agricole.
Questo programma di officine certificate è stato pensato e realizzato da Rodolfo Catarzi, responsabile progetto sicurezza UNACMA.
Il progetto prevede ovviamente la creazione di punti di riferimento territoriali dove gli agricoltori potranno trovare personale specializzato e formato direttamente da UNACMA e INAIL.
Simbolo della qualità del servizio offerto e della formazione d’eccellenza ricevuta è il distintivo di Officina ROC.
Partite in 14, l’obiettivo è arrivare a un totale di 250 officine accreditate entro il 2020, cosa che potrebbe realizzarsi anche grazie a questo accordo francese: FEDERUNACOMA rappresenta la maggior parte dei brand produttori e il suo impegno in un nuovo e proficuo dialogo con tutti gli altri attori della filiera può sicuramente fare la differenza nel panorama italiano ed europeo.
Sicurezza, innovazione e una rete più compatta che possa smuovere l’attuale situazione del comparto tutto: il momento di mettere in moto l’agricoltura è finalmente arrivato.
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