Lo sapevate che ci sono alcuni elementi naturali utilissimi e che producono benefici per le nostre piante? Come il caso dello zolfo. In questo articolo ti spiegheremo proprio come impiegare lo zolfo in agricoltura, perché è importante e quali sono le sue caratteristiche principiali.
Indice
Cos’è lo zolfo?
Iniziamo partendo dalla sua spiegazione. Lo zolfo, conosciuto con la lettera S, è un elemento naturale impiegato già in tempi più remoti in agricoltura. È famoso per la sua lotta contro numerose malattie e contro gli insetti che potrebbero attaccare le piante.
Lo zolfo all’interno dell’ambito agricolo influenza la fertilità oltre ad avere un effetto di supporto nel processo di fotosintesi.
Lo zolfo inoltre riduce il ph del terreno e favorisce l’assorbimento del fosforo.
Affinché risulti utile alla salute della pianta e non tossico, questo non deve assolutamente penetrare all’interno dei tessuti delle piante, poiché potrebbe provocare gravi danni.
L’efficacia dello zolfo viene valutata grazie alla sua capacità di sottrazione dell’acqua dal fungo che ha attaccato la pianta. Questo processo causa quindi una notevole disidratazione che sfocia successivamente nel blocco del processo respiratorio.
È importante sottolineare che lo zolfo che desideriamo impiegare in agricoltura deve essere assolutamente puro e privo di selenio. Solamente di fatto lo zolfo puro risata essere non pericoloso per gli animali e per l’uomo.
Come si usa lo zolfo in agricoltura?
Innanzitutto ci teniamo a precisare che lo zolfo può essere impiegato in agricoltura su qualsiasi pianta. L’unica condizione che non può essere infranta è quella riguardante l’ambiente. Lo zolfo può essere impiegato solo ed esclusivamente in ambienti aperti e la temperatura consigliata deve essere compresa tra i 10 e i 40 gradi.
Esistono tre tipologie di somministrazione dello zolfo in agricoltura: pulverulente, bagnabile, liquido. In base a quale parametro dobbiamo scegliere?
Sicuramente lo zolfo in polvere risulta essere più potente e quindi è consigliabile utilizzare questa soluzione solo in caso di grandi infestazioni.
Lo zolfo bagnabile invece è decisamente meno potente rispetto a quello in polvere e per questo motivo molto spesso questa soluzione in agricoltura viene impiegata come prevenzione contro le malattie che vi abbiamo citato.
Infine lo zolfo liquido è impiegato soprattutto per le piante posizionate in ambienti chiusi. Attenzione pero!
Anche in questo caso lo zolfo deve essere cosparso sempre in zone aperte per non risultare pericoloso agli uomini e agli animali che vivono all’interno dell’abitazione.
In tutti i casi descritti, lo zolfo è comunque in grado anche di arrestare l’azione di alcuni acari e molto spesso è impiegato anche come fungicida.
Lo zolfo riesce a contrastare la malattia del mal bianco (riguardo a questa malattia, vi abbiamo raccontato tutti i metodi per sconfiggerla in questo articolo: Oidio: prevenzione e cura del mal bianco)
Inoltre lo zolfo risulta essere molto efficiente contro l’oidio e contro il ragnetto rosso, un’altra malattia che affligge molte delle nostre piante. Vi abbiamo spiegato come eliminarla in questo articolo:Ragnetto rosso: come salvare le nostre piante
Un’ultima accortezza da non dimenticare se desideriamo somministrare lo zolfo alle nostre piante è quella di non accostarlo insieme ad altri antiparassitari. È sconsigliata anche la miscela con la calce o con eventuali oli.
Ora sarete sicuramente informati sull’utilizzo corretto dell’azoto in agricoltura!
Volete scoprire infine quali sono i principali fertilizzanti potassici? Ecco a voi questo utilissimo articolo: I principali fertilizzanti potassici
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